Lettera del Padre Generale – 11 - Dicembre 2010

Il nostro Direttorio spirituale e la nostra missione come Oblati di Sales nel XXI secolo: sfide e opportunità.

Prima parte


Cari fratelli,

Recentemente sono stato in Benin, in visita canonica alla Provincia francese. Mi è stato chiesto di condividere alcuni pensieri sul tema sopra citato. Ho pensato di dividerlo in due parti: la prima parte consiste nel dare  uno sguardo alle nostre origini, la visione del nostro fondatore sulla fondazione, l’importanza e la centralità del nostro Direttorio spirituale; la seconda parte è una condivisione di alcune sfide e alcune opportunità che vedo per noi Oblati nel XXI secolo.
Vi presento qui alcune riflessioni sulla prima parte, e ho intenzione di presentare quelle sulla seconda parte nella prossima lettera.

1. Una visione olistica: “riscrivere” il Vangelo


Prima di focalizzare la nostra missione come Oblati di S. Francesco di Sales nel XXI secolo è certamente cosa buona e utile focalizzare lo sguardo sulle origini della nostra congregazione. Per discernere la nostra missione ai nostri giorni è necessario mantenere l’intento che il nostro venerabile fondatore aveva all’inizio della Congregazione.
Perché siamo stati fondati? Cosa la Chiesa si aspetta da noi? In tempi difficili è opportuno ritornare su queste tematiche.
Il nostro fondatore ha parlato del nostro carisma e della nostra missione specifica come Oblati di S. Francesco di Sales già all’inizio della nostra esistenza come Congregazione. Quando parla dei motivi per fondare una nuova Congregazione, egli fa memoria di vari ordini e congregazioni che hanno avuto la loro origine per soddisfare un bisogno particolare del popolo di Dio: i gesuiti, i benedettini, i francescani, domenicani, ecc.
Quando parla delle nostre origini e della nostra missione, fa una distinzione importante. Egli dice: “Se si considera quello che facciamo, non c’è niente di nuovo. Prendete l’educazione: un gran numero di ordini religiosi si occupa di questo. Missioni all’estero: ci sono molti ordini missionari che lo fanno. La direzione spirituale: questo è il ministero generale del clero. Ma se non c’è qualcosa di nuovo in ciò che facciamo, nulla fuori dall’ordinario, perché iniziare qualcosa di nuovo? Per rispondere a questa domanda inevitabile, bisogna porsi ad un livello che non è quello dell’apparenza, quel livello di cose che può essere visto e compreso da chiunque. Qual è allora la natura di questo ministero?”
Come abbiamo notato, per condividere apertamente i problemi che sono nel suo cuore e nella mente, il nostro fondatore ha già indicato una direzione. L’origine della nostra fondazione deve essere posta, dice, “ad un livello che non è quello dell’apparenza”. In altre parole, la ragione dell’esistenza della nostra congregazione non è né nell’educazione né in missioni all’estero e nemmeno nella direzione spirituale, anche se naturalmente questi sono mezzi per poter mettere in pratica il nostro carisma.
P. Brisson si rende conto di qualcosa di importante: “La nostra società, dico, non è più quella di San Francesco d’Assisi, S. Ignazio ... Una società cristiana non esiste più”. “Di che tipo di aiuto ha bisogno la nostra società? ... Che cosa faremo?”.
“Una società cristiana non esiste più.” Come in altri momenti critici in cui ha dovuto prendere decisioni relative alla nostra congregazione, egli fa riferimento alla Buona Madre. “Dobbiamo fare quello che la Buona Madre ha detto. Abbiamo bisogno di ristampare il Vangelo. Stampare un nuovo vangelo? No! E sempre lo stesso vangelo. C’è né uno solo, ma deve essere presentato in modo nuovo alla moltitudine di anime. Abbiamo bisogno di portare il Salvatore stesso, in modo tale che sia lui  a presiedere questa ristampa”.
Si potrebbe dire che entrambi i nostri venerabili fondatori hanno avuto qui una visione saggia. Ai nostri giorni sarebbe certamente chiamata una visione olistica, dalla quale nasce una missione olistica. Quello di cui la società ha bisogno non è frammenti di Vangelo, ma tutto il Vangelo stesso. La gente ha bisogno di conoscere e di essere istruita sui fondamenti della vita cristiana. Non è il momento di concentrarsi su specifiche parti del vangelo, ma sulla centralità del vangelo, sul cuore della vita cristiana, cioè significa tornare al Vangelo.
Come sappiamo, S. Giovanna di Chantal ha testimoniato che S. Francesco di Sales era il Salvatore che camminava nuovamente sulla terra. Egli ha vissuto gli insegnamenti del Vangelo in modo olistico. Il nostro carisma come oblati nasce da questo: dallo spirito di S. Francesco di Sales, che è anche la nostra missione, cioè quello di vivere e diffondere questo spirito salesiano (Costituzione 14).
Mi sembra che una delle conseguenze principali di questa visione e missione olistica sia quella di non concentrarsi sui progetti particolari, ma sulla nostra missione e il nostro carisma come Oblati. La nostra missione come Oblati va oltre qualsiasi determinato progetto storico. Ogni progetto è un mezzo storico per servire e lavorare con la gente, ma concentrando tutte le nostre energie in un determinato progetto storico questo potrebbe essere un mezzo per la nostra frustrazione. I progetti hanno i loro inizi e le loro fine e la nostra missione è caratterizzata dal dare un orientamento più stabile e duraturo alla nostra vita.

2 – Il direttorio spirituale e la vita interiore

Come possiamo prepararci e renderci capaci di “ristampare il Vangelo?”. Come possiamo raggiungere tale identificazione interiore con Gesù Cristo? Il nostro fondatore è semplice e chiaro: attraverso la pratica del Direttorio spirituale: “Il Direttorio Spirituale non è altro che il Vangelo in azione”. E continua: “Che tutti i vostri sforzi e tutte le vostre azioni siano materialmente e spiritualmente intrise del  direttorio.  Che le opere delle vostre mani, le opere della vostra mente - tutto - sia fatto partendo da questo punto di vista.

3 - “Fuori da questo spirito vero di S. Francesco di Sales noi non siamo nulla”

San Francesco di Sales è stato come il Salvatore che camminava sulla terra. Aveva raggiunto una tale santità della vita vivendo il Direttorio Spirituale. Mentre lo stava componendo, già indirizzava la sua vita attraverso il direttorio.
Parlando di altre congregazioni religiose “che hanno preso il loro nome da S. Francesco di Sales”, il nostro fondatore si chiede: “Quale vantaggio abbiamo rispetto a loro?”. Senza esitazione, risponde chiaramente: “loro non hanno il direttorio”. E quali sono le conseguenze di questo? Ancora una volta va dritto alla risposta: “Essi non hanno l’intimità di pensiero, di vita e lo spirito del santo dottore. Noi, invece, ci sforziamo di condurre e realizzare in noi stessi la vita del santo, i suoi pensieri, le sue intenzioni, la sua condotta e i suoi modi di agire, la sua anima nella sua interezza. Questo è il nostro impegno, il nostro ministero”. Questo ministero ci caratterizza in definitiva come Oblati ad “un livello che non è quello dell’apparenza”. Seguire Gesù Cristo, nello spirito di S. Francesco di Sales, formati dal Direttorio Spirituale: questo ci porta ad un’identità interiore, al livello di cose che non “possono essere viste e comprese da chiunque”. Il nostro venerato fondatore si convinse così tanto di questo da affermare con forza: “Fuori di questo vero spirito di S. Francesco di Sales non siamo nulla e non possiamo fare nulla per noi stessi. È molto importante, tuttavia, che siamo qualcuno, e realizziamo qualcosa. Il segreto è lì, amici miei”.

Un aggiornamento sulla Causa del nostro Venerabile Fondatore

Dopo il decreto di venerabilità del nostro fondatore, il passo successivo è ora quello di riconoscere un miracolo avvenuto per sua intercessione. C’è un caso documentato, una rapida guarigione di un bambino di otto anni, che era stato gravemente ferito ad un piede. Questo evento è avvenuto nel 1953 a Alausi, Ecuador. Lo scorso ottobre la Postulatrice della Causa di beatificazione del nostro Fondatore, Suor Madeleine-Thérèse Dechambre OSFS, è stato informata che i due medici nominati dalla congregazione hanno fatto una relazione positiva. Questi medici hanno semplicemente fatto un primo studio del miracolo. Il prossimo passo è quello di avere il parere della Consulta dei Medici, la riunione di cinque medici, che devono poi presentare la loro relazione e la loro opinione. Questa è la fase medico-legale. La questione è verificare se la guarigione possa essere considerata come non spiegabile in modo naturale. Non sappiamo, per ora, quando questo incontro avverrà. Nel caso in cui questa fase si concludesse positivamente, allora il passo successivo sarebbe quello di un incontro di teologi. Nel frattempo, continuiamo a pregare per la sua beatificazione.

Opere di Padre Brisson sul web

Padre Hebert Winklehner, in quanto membro della Commissione Internazionale per gli Studi Salesiani (ICSS), sta lavorando intensamente sul sito internet www.louisbrisson.org . Egli dice: “Un progetto è la trascrizione di tutte le opere di Padre Brisson per metterle sul web. La versione francese di tutta l’opera è già on-line, grazie alla edizione Millennium del Rev. Roger Balducelli”. Anche la versione tedesca dei ritiri e dei sermoni del nostro fondatore già sono sul web. Colgo l’occasione per esprimere, a nome di tutta la Congregazione, riconoscenza e gratitudine, a P. Winklehner, come tutti i membri della ICSS, per il meraviglioso lavoro in favore della Congregazione e per tutta la famiglia salesiana.

Provincia Francese: tempo di transizione

Solo poche settimane fa sono tornato dalla visita canonica alla Provincia francese. P. Sebastian Leitner mi ha accompagnato per motivi di traduzione. Vorrei condividere con tutti voi alcune informazioni e riflessioni.
Abbiamo iniziato con la vostra visita in Benin, dove siamo rimasti cinque giorni. Ci sono tre comunità in Benin: la comunità della “casa madre”, la comunità di formazione (ora ci sono quattro novizi), e la comunità parrocchiale di San Francesco di Sales.
E davvero bello vedere i ministeri in cui sono coinvolti i nostri fratelli. Oltre agli sforzi per ciò che concerne la formazione iniziale degli Oblati in Benin, posso testimoniare la crescente influenza dei nostri fratelli nella chiesa locale. Stiamo lavorando in una parrocchia molto promettente, nel coordinamento della Caritas diocesana, nella cappellania universitaria, e in altre iniziative pastorali come l’annuale Maratona salesiana.
Due importanti progetti sono previsti per il futuro: la futura casa di formazione ad Abidjan (Costa d’Avorio), e un internato per ospitare gli studenti universitari. Naturalmente, una grande sfida è come finanziare questi progetti.
In questo momento, ci sono sei scolastici del Benin che stanno studiando a Lione, e vivono a Craponne. Ma l’idea per il futuro è che lo scolasticato sia a Abidjan.
Successivamente dopo aver visitato il Benin siamo andati in Francia: Troyes, Craponne, Mercury e Annecy. La Scuola San Bernardo a Troyes è una delle sfide più grandi per i confratelli della Provincia. Il numero dei fratelli in grado di lavorare è sempre meno. La cura per i confratelli anziani richiede iniziative e dedizione. La domanda di unirsi con i fratelli di altre province (con la Provincia Italiana, in prospettiva di una Provincia Europea) è emersa nuovamente. L’idea di avere in Francia una comunità internazionale di Oblati ritorna di nuovo. Volgendo lo sguardo al futuro, la questione della nostra presenza nel paese in cui siamo stati fondati è davvero un punto da prendere in considerazione da tutta la Congregazione.
Dopo aver completato la visita, e con il consenso dei membri del Consiglio Generale, ho nominato Padre Bruno Lecoin come il prossimo Provinciale. Preghiamo che Dio lo guidi in questo ministero. Padre Lecoin prenderà assumerà l’incarico in occasione della festa di San Francesco di Sales il 24 gennaio 2011, con i nuovi membri del Consiglio Provinciale, eletti dal Capitolo Provinciale tra Natale e Capodanno, dopo la ratifica del Consiglio Generale.
Vorrei esprimere di tutto cuore la mia gratitudine a Padre Michel Tournade, che sta finendo i suoi 12 anni di mandato come Superiore Provinciale. Grazie!

Provincia Sudamericana


Nel gennaio 2011 ci sarà il Capitolo Provinciale in cui la nuova dirigenza della Provincia sarà eletta.
Ad Haiti questi giorni stiamo acquistando un terreno. Lo scopo è quello di avere, in futuro, una casa per la formazione. In questo momento ci sono diversi postulanti in Haiti, e gli scolastici e novizi (che inizieranno il loro noviziato nei primi mesi del 2011) di Haiti sono in Brasile.

Missione in India: cinque professioni perpetue

Ai nostri giorni non mi sembra così comune sentire che cinque scolastici fanno la professione perpetua insieme. All’inizio di gennaio 2011 ci sarà questa speciale cerimonia a Bangalore. Padre Konrad Esser sarà lì a nome del consiglio generale.
Questo evento è certamente un passo importante nella nostra missione in India. Sicuramente avremo presto alcuni confratelli in più a servizio dei ministeri pastorali della Chiesa in India. Ricordiamo questi cinque scolastici nelle nostre preghiere, così come l’intera missione in India.
I nostri fratelli in India sono molto motivati con il progetto scuola, che è stato approvato dal Consiglio Generale. Questo progetto è un sogno coltivato per molti anni. Ora è giunto il momento, ed è necessario molto lavoro perchè diventi realtà. È bello vedere l’entusiasmo positivo tra i confratelli in India, e questo è necessario per affrontare un tale rischio.

2011: Commissione preparatoria

Nel 2011 ci concentreremo sulla preparazione del Capitolo Generale del 2012. Padre Markus Kraxberger (indirizzo: kraxberger@gmx.de), con l’assistenza di Dominik Nguyen (indirizzo: dominikhien@yahoo.com) presiederà la commissione preparatoria. Si spera che tutte le province / regioni scelgano i membri che parteciperanno alla commissione preparatoria presentando tali informazioni al Padre Kraxberger al massimo a gennaio 2011. In seguito invierà le informazioni circa i passi che porteranno al 19 º capitolo generale.
Siamo coscienti dell’importanza di un capitolo generale per la nostra Congregazione. Dato che  stiamo attraversando un momento critico per la vita religiosa, tale incontro con i fratelli di tutto il mondo è un momento speciale per poter guardare alla nostra situazione attuale, e per poter prendere decisioni sul nostro futuro. Questo è il motivo per cui vorrei rinnovare l’invito a tutti voi, stimati confratelli, di essere partecipi alla preparazione del Capitolo Generale.
La riunione del Consiglio generale con la commissione preparatoria è prevista per agosto 2011, e si terrà ad Annecy, nel nuovo edificio costruito accanto alla casa della comunità locale.

Indirizzo e-mail della comunità della Casa Generalizia

Se si desidera entrare in contatto con la comunità della casa Generalizia a Roma per delle visite, richieste di informazioni, ecc, si prega di utilizzare il seguente indirizzo: generaliziaosfs@yahoo.it

Agenda

Sto finendo questa lettera prima di partire per il Brasile. Il 13 dicembre festeggerò con le Suore della Visitazione a S. Paolo la conclusione dell’anno giubilare. Dopo visiterò la Provincia Sud Americana, e parteciparò al Capitolo Provinciale nel mese di gennaio 2011.
Durante la prima settimana di febbraio il Consiglio Generale avrà la sua riunione a Overbach Haus, in Germania.
Più tardi, durante la prima metà del 2011, insieme a Padre Konrad Esser, farò la visita canonica alla Provincia di Toledo-Detroit, che sarà impegnata in un processo di discernimento per scegliere la prossima amministrazione Provinciale.
All’inizio di agosto ci sarà la riunione del Consiglio generale con la commissione preparatoria, in Annecy. Dopo questo evento i membri del Consiglio Generale saranno impegnati  per un altro incontro di tre giorni.
Ringrazio tutti voi per l’unione con me e al Consiglio Generale con la vostra preziosa preghiera.

Auguro a ciascuno di voi un beato Avvento e buon Natale!
Nei nostri santi salesiani e del nostro venerabile fondatore,


P. Aldino José Kiesel, OSFS
Superiore Generale