Lettera del Padre Generale – 3 - Settembre 2007

Incontro dei Superiori Maggiori e Formatori,
e Conferenza Internazionale

            Tra la fine di luglio e l'inizio di agosto si sono riuniti i Superiori Provinciali e Regionali della Congregazione, accompagnati dai responsabili per la formazione. L'incontro si è svolto al "De Sales University" negli Stati Uniti.
            I primi giorni sono stati consacrati a condividere le realtà riguardo alla formazione nella nostra Congregazione. Questo è stato uno sguardo lucido sulla nostra realtà interna riguardo alla formazione.
            Amerei quindi rilevare due aspetti:
            In primo luogo: le relazioni scritte, lo scambio nei gruppi e le conclusioni  rivelano che esiste, in generale, un grande sforzo fatto nella Congregazione per offrire una formazione efficace. Numerose sono le buone esperienze in corso; molte sono pure le creatività e gli impegni per aiutare i candidati accolti nelle notre case di formazione.
            In secondo luogo ci accorgiamo che esiste un modo differente di concepire la formazione nelle diverse Province, Regioni e territori di Missione.
            Questo scambio ci ha fatto prendere coscienza della necessità di ricercare una più  grande unità in termini di formazione e che è bene fissare delle linee direttrici comuni che ci aiutino a raggiungere lo scopo fissato .
            Abbiamo  discusso  su diverse proposte per avere programmi di formazione in comune, come: uno scolasticato comune, sia per tutti gli Oblati, sia per gli scolastici in Europa, sia a Pretoria, in inglese; organizzare un periodo di formazione comune a livello internazionale; avere una comunità internazionale di Oblati in Francia  con la possibilità di approfondire i soggetti salesiani.
            In generale queste proposte non hanno raccolto molti consensi.
            Alcune questioni pratiche, come: lingue e culture differenti, pericolo di una formazione "disinculturata", difficoltà finanziarie, difficoltà a realizzare le opere di apostolato etc, sono state presentate come fattori che rendono difficile  riunire i candidati di diverse Province e Regioni per un programma comune.
            Ma, se da un lato non consideriamo la possibilità di riunirci per dei programmi comuni di formazione, dall'altro due realità sono ben chiare:
            1° Abbiamo bisogno di continuare a realizzare esperienze di aiuto reciproco di programmi comuni, in concordanza con le varie necessità e possibilità. Per esempio: a Pretoria, lo scolasticato accoglie i giovani del Sud-Africa, della Namibia e del Benin;  novizi italiani e francesi hanno vissuto il noviziato in Brasile; le Provincie e Regioni che sono in processo di fusione hanno già stabilito programmi di formazione in comune.
            2° Esiste un profondo desiderio di avanzare più uniti nella formazione che si concretizza con la decisione di elaborare delle linee direttrici e degli orientamenti comuni di formazione nel campo salesiano.
            Constatiamo inoltre che abbiamo a nostra disposizione un'eredità salesiana molto estesa e ricca. Una vasta quantità e una grande diversità di materiale sono nostro patrimonio per essere utilizzato nella formazione.
            La grazia di Dio ha fatto di noi dei privilegiati, dandoci come eredità un tesoro spirituale cosi' ricco ed unico. E' necessario quindi saper selezionare il materiale e metterlo, in modo adatto, al servizio della missione di formazione dei nuovi Oblati.

 

Coordinatore Generale della Formazione

            Uno dei risultati immediati di quest'incontro tra Superiori Maggiori e  Formatori è stata la decisione del Consiglio Generale di nominare il Padre Lewis Fiorelli come Coordinatore Generale della Formazione.  E' questa una funzione nuova che risulta essere una necessità in questo momento preciso della nostra storia.
            Con questa funzione, il Padre Fiorelli assume tre impegni specifici:
1° Coordinare il procedimento di formulazione delle direttive a proposito della spiritualità salesiana e della vita dell'Oblato. Cio' include gli orientamenti per le tre tappe di formazione: postulato, noviziato e post-noviziato. Le direttive per ciascuna di queste tappe comporteranno la formulazione di un obiettivo, l'élaborazione di un contenuto salesiano minimo da essere sviluppato e l'indicazione delle sorgenti salesiane disponibili ed utili rigardo tale tappa. Padre Fiorelli svilupperà un primo abbozzo che sarà inviato ai Superiori Maggiori e formatori, affinché questi ultimi possano darvi il loro contributo. In seguito, in occasione di un incontro dei Provinciali e Regionali il documento sarà approvato. Evidentemente queste direttive saranno da definire in accordo con gli orientamenti delle nostre Costituzioni sulla formazione degli Oblati.
2° Valutare gli elementi specificamente salesiani nella formazione delle diverse Provincie e Regioni e mettersi a disposizione di ogni Provincia o Regione che necessiti un aiuto  su un tema  specifico per la formazione salesiana.
3° Vedere la possibilità di realizzare, per l'avvenire, un incontro di formazione per i formatori Oblati nel settore della spiritualità salesiana. Una tale possibilità sarà considerata e decisa con il Consiglio Generale.
            Colgo quest'occasione per esprimere di tutto cuore la mia gratitudine al mio predecessore, il Padre Lewis Fiorelli, per la sua pronta disposizione a servizio della Congregazione nel settore della formazione, che è una priorità fondamerntale per noi tutti. Lo Spirito Santo guidi il suo servizio.

 

"Noi camminiamo su una terra sacra"

            Alla fine dell'incontro dei Superiori Maggiori e dei Formatori, si è chiesto ad ogni partecipante di esprimere cio' che è stato più significativo per lui durante l'incontro. Un confratello ha dichiarato che si è reso conto che stiamo camminando su una terra sacra.. Questa è un'osservazione molto opportuna; una constatazione densa di prudenza e soprattutto di sagezza divina.
            Noi tutti, come Oblati, in un certo momento della nostra missione, abbiamo sicuramente percepito che la persona umana è un mistero. Questo ci dimostra che merita tutto il nostro rispetto. Quando il Padre Brisson ha domandato ai padri Oblati di pregare per il penitente prima di ascoltarlo in confessione, era certamente cosciente del mistero che è ogni persona.
            Questo vale specialmente quando noi parliamo di aiutare qualcuno che si avvicina a noi e ci esprime il desiderio di essere Oblato. Che cosa ha condotto questo giovane ad avvicinarsi a noi? Che cosa è accaduto nel suo cuore? Quali esperienze hanno segnato la sua vita? Quali sono i suoi sogni, i suoi ideali? Qual è l'opera che Dio sta per realizzare nella sua persona?
            Essere formatori consiste essenzialmente nell'aiutare il candidato alla vita religiosa a discernere la volontà di Dio nella sua vita e a verificare se possiede una  struttura capace di assumere gli impegni della vita consacrata. E' questa una missione nobile, ma ben spesso difficile e complessa. Dire che siamo in terra sacra, significa avere coscienza che Dio conosce e ama infinitamente meglio questo candidato di quanto noi lo conosciamo e lo amiamo. E ancora di più: Dio lo conosce molto meglio e lo ama infinitamente di più di quanto il candidato conosca e ami se stesso. Questo candidato è per il formatore una realtà sacra, una terra santa, nella quale Dio ha già cominciato un'opera di amore.
            Cio' domanda che il formatore coltivi continuamente una vita personale di unione con Dio. L'efficacia della sua missione esige attitudini d'umiltà e di profondo rispetto verso la persona del candidato, esige pazienza e soprattutto un grande amore che ha come centro Gesù Cristo. Il compito del formatore consiste essenzialmente nell'aiutare il candidato ad ascoltare la voce dello Spirito, per scoprire e accogliere la volontà di Dio nella sua vita. Il candidato deve fare questo discernimento davanti a Dio. Anche per questo il formatore si mette al servizio del candidato. Da parte sua la Congregazione fa il suo discernimento di fronte all'evoluzione del candidato.
            Il Padre Peter Ryan, SJ, che tenne delle conferenze durante l'incontro, ci ha prevenuti su cio' che spetta alla Congregazione realizzare nel processo di discernimento e di formazione e su cio' che spetta al candidato che desidera diventare Oblato.
            Il nostro confratello, Padre Alessandro Pocetto, ci ha presentato la "Visione salesiana della santità: una spiritualità per l'imperfetto". L'esperienza dell'imperfezione fa parte della nostra vita quotidiana. Per coloro che sono impegnati nella formazione, questa esperienza si rivela in diversi momenti e solleva molteplici questioni. Nella formazione spesso riscontriamo  più  domande che  risposte. Questa constatazione non ci deve molto preoccupare e non deve neppure essere un invito a confrontarci con la realtà attuale della nostra formazione. "Noi non ci ammiriamo quando incontriamo  in noi delle imperfezioni o delle cose da correggere. L'opera non è mai completa. Dobbiamo sempre ricominciare e con entusiasmo" ci dice San Francesco di Sales (Lettera 1049; OC XVI, p.312).
            Colui che dedica un tempo notevole al lavoro di formazione, si trova normalmente di fronte a una questione: questi anni spesi nella formazione del candidato hanno veramente cambiato la sua vita? lo hanno spinto ad incarnare nella  sua vita i valori salesiani? o forse la formazione porta solo ad assumere certi comportamenti esteriori che sono socialmente attesi da parte d'un religioso? Questa questione sull'efficacia della formazione è cruciale ed ha bisogno di una risposta precisa. Noi tocchiamo qui un soggetto molto complesso, oggetto ai nostri giorni di tanti studi e ricerche. Si tratta delle forze inconscie che noi tutti portiamo nei nostri bagagli.
            Il processo di discernimento della vocazione normalmente prende in considerazione gli elementi coscienti nella persona del candidato, vale a dire cio' che egli conosce di se stesso. Ma che dire delle realtà che possiede, ma di cui egli non ha coscienza?Queste realtà entrano pure in gioco al momento delle decisioni e ben spesso esercitano una forza intensa nella vita del candidato (come pure nella vita di noi tutti). Cio' che è sicuro è il fatto che più il candidato conosce la sua realtà interiore, più egli è libero, e cosi' si trova in condizioni migliori per prendere delle decisioni solide e durature. Aiutare il candidato a conoscersi e ad accettare la propria realtà è fondamentale e liberatore e lo rende capace di decidersi con una grande libertà interiore.
            Oltre a cio', dobbiamo tener conto, ai nostri giorni, di due fatti particolari.
Il primo consiste che in diverse case di formazione della Congregazione si trovano dei candidati provenienti da culture diverse e differenti. Alcuni sono pure di paesi differenti. Questo esige da parte dei formatori un'attenzione tutta speciale alle differenti culture. Questa differenza è, da una parte, una richezza e dall'altra una sfida.
Il secondo fatto che costatiamo è la presenza, nelle diverse case di formazione, di candidati di età avanzata. Pure questo esige dai formatori un accompagnamento più specifico e personalizzato in accordo con la storia del candidato.
Tutto questo impegna i formatori a continuare in modo permanente la loro propria formazione.
            I testi della Conferenza Internazionale al DeSales University, sono disponibili sull'Internet, a questo indirizzo:
            www4.desales.edu/SCFC/NEWSITE/OSFS_Conf-0807.htm.

 

Scolasticato Internationale a Pretoria

            Uno dei resultati pratici riguardo allo sforzo per venire in aiuto nella formazione si concretizza nella preparazione del Padre Frank Danella per raggiungere la comunità di Pretoria in Sud-Africa.. Il Padre Danella ha una grande esperienza del lavoro nella formazione come Maestro degli Scolastici nella Provincia di Wilmington-Philadelphia. E' pure professore di teologia pastorale. L'anno prossimo egli partirà per aiutare lo scolasticato di Pretoria dove attualmente ci sono  gli scolastici delle due Regioni d'Africa: Sud-Africa e Namibia. Nel passato ci sono stati nello scolasticato di Pretoria anche gli scolastici del Benin. Si prevede per il futuro il ritorno a Pretoria di nuovi giovani del Benin per i loro studi di filosofia e teologia.
            Noi siamo grandemente riconoscenti verso il Padre Danella, come pure verso la sua Provincia che lo ha liberato per questo servizio fuori della Provincia. Preghiamo perché la sua presenza porti frutti per i giovani e per tutta la Congregazione..

 

Situazione della causa del Padre Brisson.

            Una riunione di Cardinali e Vescovi della Congregazione per la causa dei Santi è prevista per il mese d'ottobre. Ci è stato confermato che la situazione della causa del nostro  Fondatore sarà nell'agenda. Se l'eroicità delle virtu del Padre Brisson è riconosciuta ed approvata dal Papa, il nostro Fondatore sarà dichiarato "Venerabile".
            Rinnovo, in questo momento speciale, la mia domanda a ciascuno di voi, cari confratelli, di pregare con insistenza per la beatificazione del Reverendo Padre Luigi Brisson.

 

                                                                       La Missione in India

            Nel mese di maggio scorso ho avuto la soddisfazione di visitare i confratelli d'India, e di vivere con loro durante tre settimane. Vi confesso che sono ritornato con sentimenti di gioia e di riconoscenza. Certo esistono sfide e difficoltà, ma lo spirito di responsabilità e d'impegno di tutti i confratelli nel cercare le possibilità della nostra missione in India, mi hanno rassicurato che siamo sulla buona strada. La grande opportunità d'intrattenermi personalmente con ogni confratello, mi ha rivelato che sono tutti impegnati, coinvolti  e responsabili nel dare un vero contributo nell'attuale fase di discernimento dei tipi di ministero ai quali essi si consacreranno nell'avenire. Le differenti alternative di consacrarsi ai ministeri parrocchiali, o alle scuole, o ad altri servizi, sono al programma delle decisioni da prendersi. Il mantenimento economico per il futuro della missione è previsto in modo ben realistico, cio' rivela la serenità con laquale i confratelli percepiscono la situazione concreta della nostra missione in India.
            Il cambiamento di programma nella formazione, fatto qualche anno fa, darà dei risultati soltanto nel fufuro. La decisione di cominciare ora la costruzione della casa del noviziato a Eluru/Andhra Pradesh - una regione dell'India dove non siamo ancora presenti - rivela lo spirito missionario che ci sviluppa e ci conduce in nuove regioni. Abbiamo attualmente 12 confratelli indiani a voti perpetui, di cui 10 sono già sacerdoti. Fra poco avrà luogo l'ordinazione dell'undicesimo confratello indiano e altri due faranno la Professione Perpetua. Ci uniamo a loro con la preghiera per questi grandi eventi.
            Dopo la partenza dall'India di Padre Sébastien Leitner, Padre Mathew Mukkath è stato nominato Delegato del Superiore nella Missione dell'India. Padre Josef Költringer verrà ad aiutare in India nei prossimi anni. Egli ha consacrato molti anni della sua vita alla missione in India, prima di partire per le Filippine La sua esperienza e saggezza, Padre Josef, saranno certamente un aiuto importante per la continuità nel lavoro della nostra missione in India. La ringrazio a nome di tutta la Congregazione per la prontezza e lo spirito di servizio che lei, una volta ancora, ha manifestato. So che il suo amore per la Chiesa e la Congregazione ha fatto della sua persona l'uomo disponibile per servire, con spirito missionario, là dove c'è necessità, anche se questo esige rinunce e sacrifici personali. Che Dio l'accompagni e che la sua vita continui ad essere una benedizione.

 

                        La nostra presenza e la missione nelle Filippine
                        (ultimo appello!)

            In una lettera indirizzata ai Superiori Maggiori, qualche settimana fa, ho presentato la situazione incerta della nostra permanenza nelle Filippine. Vorrei ora farvi una breve retrospettiva riguardo a questa presenza degli Oblati.
            Qualche anno fa, dopo parecchi anni di servizio in India, il nostro confratello, P.Antony Ceresko - che ha raggiunto la casa del Padre da due anni - è partito  presso la comunità del Verbo Divino nelle Filippine, come professore di Sacra Scrittura. Il suo sogno era un'eventuale futura nostra presenza in Cina.
            Si era impegnato a preparare questa missione in Cina, seguendo l'invito del Papa Giovanni-Paolo II. Oltre a questo egli sapeva che la presenza nelle Filippine avrebbe aperto le porte per diffondere il nostro carisma e la nostra spiritualità in questa parte del mondo dell'Asia Orientale. Al giorno d'oggi vediamo un'attrazione verso il mondo orientale. Giovanni-Paolo II nella lettera  "Ecclesia in Asia" (novembre 1999) scrive: "E' un mistero il fatto che il Salvatore del mondo, nato in Asia, rimanga fino al tempo presente in grande parte sconosciuto dal popolo di questo continente" (n°2). Il Papa allora esprime il suo sogno che nel terzo millennio del cristianesimo "una grande raccolta di fede sarà fatta in questo continente vasto e pieno di vitalità."(n°1) Come lo sappiamo già diversi paesi d'Asia orientale forniscono un gran numero di vocazioni a numerose congregazioni religiose, come pure alla Chiesa in generale.
            Da due anni e mezzo il Padre Josef Költringer ha raggiunto il Padre Ceresko nelle Filippine. Tutti e due speravano di vedere la nostra presenza stabilirsi in questa parte del mondo e pensavano pure di cominciare ad accogliere dei candidati. La morte improvvisa di Padre Ceresko ha interrotto questo sogno.
            All'inizio di quest'anno 2007, i nostri confratelli d'India decisero di mandare un confratello nelle Filippine. Il Padre Abraham Bruzily e il Padre Josef Költringer abitavano fino allora a Batangas, al sud di Manila, in una casa offerta, a tempo determinato, da una signora.
            Il Padre Josef Kôltringer ha manifestato il desiderio di ritornare nella sua provincia d'origine - Austria-Germania del Sud - fra due o tre anni. Con questo noi non abbiamo più una stabilità permanente nelle Filippine che ci permetta di realizzare una promozione di vocazioni e di ricevere dei candidati. E' una questione di onestà garantire per gli anni futuri una certa stabilità, prima di alimentare dei sogni riguardo ai giovani che siano interessati a diventare Oblati in questa parte del mondo. Attualmente, con la partenza del Padre Költringer dall'India, l'incertezza sulla nostra permanenza nelle Filippine è sempre più probabile.
            So che ci sono alcuni confratelli che hanno manifestato il desiderio di servire in India. Certamente, siamo molto aperti ad accogliere quelli che si sentono chiamati a partire laggiù, ma a condizione che lo si faccia con il dovuto discernimento. Ora abbiamo assoluto bisogno di un confratello che abbia le capacità di lavorare alla formazione e che presenti una certa garanzia per servire nelle Filippine per un tempo importante.
            Vi cito un esempio del passato per comprendere la situazione: al Capitolo del 1988 abbiamo deciso di cominciare la missione in India ed è soltanto ora che le principali responsabilità stanno passando nelle mani dei confratelli indiani.
            Se noi decidiamo di cominciare ad accogliere dei candidati nelle Filippine, avremo certamente bisogno di un tempo uguale perché la nostra missione in questa parte del mondo possa camminare con le proprie gambe.
            Per questo ora lancio il mio ultimo appello. Domando a tutti di prendere  in considerazione nelle vostre preghiere, la nostra situazione nelle Filippine e in questa parte del pianeta. Dio ci manda realmente laggiù? E' espressione della volontà di Dio che noi Oblati siamo in questa parte del mondo? Abbiamo noi le condizioni d'accogliere l'appello di Papa Giovanni-Paolo II a far crescere la fede cristiana nel cuore del popolo di questo continente? Si tratta di una scelta da prendere con serenità e fermezza, senza protrarla indefinitamente.
            A conclusione delle vostre considerazioni e dei vostri suggerimenti su questo soggetto, vi domando una vostra risposta per la fine di dicembre di quest'anno, al più tardi. Nel nostro incontro di Troyes, inizio 2008, prenderemo la decisione finale.

 

                                                           Processo di ristrutturazione

            Certamente sapete già che sono in corso due processi di ristrutturazione unitaria nella nostra Congregazione.
            Il primo è il processo tra due provincie di lingua tedesca: la Provincia della Germania e quella dell'Austria--Germania del Sud.  Una piccola commissione di coordinamento è composta da membri delle due Province rispettive. La decisione di unire le due Province è già stata presa ed è fissata per la metà del 2009. Molti passi sono già stati fatti in questo senso: le due Province publicano insieme la rivista "Licht"; possiedono un Procuratore delle Missioni, il noviziato e lo scolasticato;  due volte all'anno i consiglieri delle due Provincie si riuniscono; una piccola commissione ha elaborato un programma di formazione comune, approvato già sia dai due Consigli Provinciali, sia dal Consiglio Generale. La seconda riunione aperta a tutti i membri delle due Province è già in programma. La commissione di coordinamento sta trattando, in questo momento le questioni giuridiche e legali riguardanti la fusione delle Province. I confratelli della comunità svizzera devono decidere se vogliono o no unirsi alla nuova Provincia di lingua tedesca.
            Il secondo processo in corso di fusione riguarda le Regioni di Keimoes-Upington e Keetmanshoop. Anche qui è  stata formata una commissione di coordinamento, composta da membri delle due Regioni. Questa commissione ha organizzato un incontro con tutti i confratelli delle due Regioni a Pella, in novembre dell'anno scorso. In quell'occasione è stato deciso che la fusione avrà luogo ufficialmente il 21 novembre 2009. Pero' questa data non è del tutto definitiva, c'è infatti la possibilità di anticipare questa data ufficiale durante l'anno centenario della morte del nostro Fondatore. I membri delle due Regioni tratteranno questa questione durante il ritiro annuale, che avrà luogo fine settembre. In ogni caso praticamente tutto il processo di formazione è già unificato.
            Preghiamo perché sia lo Spirito Santo che guidi realmente questi processi di ristrutturazione, affinche l'unione non sia soltanto legale e giuridica, ma sia sostegno ai confratelli implicati ad unirsi e ad aiutarsi vicendevolmente nella maniera di vivere la loro vocazione di Oblati.

 

Fond de Mission Chablais :
distribuzione delle risorse finanziarie.

            L'ultimo Capitolo Generale ha approvato che, annualmente, il 75% delle disponibilità del "Fonds Chablais", con lo scopo di essere distribuito, sia investito in "ministeri interni " nelle Regioni e luoghi di missione, approvati dalla Congregazione.
Per "ministero interno" s'intende la  formazione e la promozione delle vocazioni; l'attenzione per la salute, per le pensioni e per l'amministrazione.
            E' stato pure deciso che il 25% restante dei fondi disponibili per la distribuzione, sia investito in "progetti d'Oblati", siano essi Oblati nelle Regioni o nelle Missioni approvate dalla Congregazione o progetti d'Oblati in situazioni "di missione" (giustizia sociale).
            La commissione di distribuzione dei fondi ha distribuito quest'anno un totale di 51.400 Dollari US per le Regioni e le Missioni bisognose di aiuti.
            La Commissione s'impegna a che i valori disponibili siano distribuiti in accordo con le reali necessità esistenti nella Congregazione; per questo gli aiuti domandati dalla Commissione di distribuzione dei fondi sono di una importanza fondamentale. Siamo all'inizio di un nuovo lavoro ed è quindi naturale che, quando si comincia qualcosa di nuovo, tutto non proceda perfettamente. La collaborazione di tutti permetterà che il procedimento di distribuzione possa essere sempre di più in accordo con il senso della giustizia.

 

Celebrazione giubilare a Pella

            Nel 1882, il nostro Padre Fondatore ha mandato i primi Oblati nelle missioni del Namaqualand, in Sud-Africa. Tra questi, il primo è stato il Padre Jean-Marie Simon che è diventato poi  il primo vescovo Oblato e che è morto nella missionie 5O anni più tardi, il 21 novembre 1932. Il suo corpo riposa nella cattedrale di Pella, dove i primi Oblati hanno cominciato la prima missione. Il seme lanciato in questa terra con tanti sacrifici, ha germogliato ed oggi si estende nelle due diocesi di Keimoes-Upington et Keetmanshoop.
            Per ricordare l'interesse di questo evento - 125 anni di presenza oblata nel continente africano e 75simo anniversario della scomparsa del primo nostro vescovo missionario, Monsignor Simon - avranno luogo a Pella delle celebrazioni festive. Il 6 e 7 dicembre prossimo, gli Oblati e le Oblate delle due Regioni si riuniranno in questo luogo che ha segnato il nostro inizio storico nelle terre africane. Il clero diocesano parteciperà ugualmente alle celebrazioni di ringraziamento con il popolo della regione. Queste celebrazioni avranno come culmine l'Eucaristia festiva, il giorno 8 dicembre, presieduta da Monsignor James Green, Nunzio Apostolico del Sud-Africa e della Namibia
            E' questo un evento che ci invita a guardare non soltanto il passato, ma soprattutto a spingerci verso il futuro. Credo che questa sia un'occasione propizia per pregare e per riflettere sulla nostra missione come Oblati nel continente africano; su cio' che significa essere missionari oggi nella realtà vissuta da un popolo che soffre in questo caro continente; su come affrontare le sfide che si presentano oggi ai confratelli delle due Regioni Africane.
            Che lo stesso Spirito missionario che ha sostenuto il nostro Padre Fondatore e Monsignor Simon, ci incoraggi a continuare la missione in queste terre. Che lo Spirito Santo ci conceda la sua luce e la forza necessaria per vedere dove e come dobbiamo continuare questa missione.
            Vi invito quindi ad unirvi tutti in ispirito e con la preghiera a queste celebrazioni festive e a  pregare per la nostra presenza come Oblati in queste terre.

 

Il nuovo Provinciale di Toledo-Detroit

            Durante l'assemblea nel mese di giugno di quest'anno, la Provincia di Toledo-Detroit ha concluso il procedimento di scelta del nuovo governo provinciale. Il Padre David Whalen è stato nominato dal Consiglio Generale come Superiore Provinciale, per un secondo mandato. Sono stati eletti come membri del Consiglio Provinciale i Padri Ronald Olszewski, Kenneth McKenna e Geoffrey Rose. Che la luce e le grazie divine non manchino mai a questi confratelli in carica della Provincia.
            Tra le tante buone cose e alquanto animate, di cui  Padre Konrad Esser e io stesso siamo stati testimoni, fu la settimana del "Management Salesien" dove erano presenti decine di giovani "leaders" delle scuole e delle università, educati ed allenati per divulgare la nostra spiritualità salesiana negli stabilimenti scolastici dove studiano. Oltre a compiere questo impegno, fra questi giovani, di solito, escono i candidati alla vita religiosa oblata. E' un programma realizzato dalle due Provincie degli Stati Uniti con il concorso delle Suore Visitandine. Ho la certezza che i giovani che hanno partecipato a questa settimana, sono rimasti "contaminati e entusiasti". Dio li mantenga fermi nella loro missione tra gli altri studenti.

 

Scelta del nuovo governo
della Provincia Wilmington-Filadelfia

            La Provincia di Wilmington-Filadelfia procede nella scelta del nuovo governo provinciale. Una prima tappa ha avuto luogo durante l'assemblea del mese di giugno, quando circa 150 membri della Provincia si sono riuniti. Il procedimento continua durante questo secondo semestre. Alla fine d'ottobre e durante il mese di novembre faro' la visita canonica a questa Provincia, accompagnato dal mio assistente, Padre Konrad Esser. La scelta del nuovo Provinciale e dei membri del Consiglio Provinciale avrà luogo durante il Capitolo Provinciale che si svolgerà nel prossimo gennaio. Vi domando d'includere nelle vostre preghiere questo momento importante della Provincia, che è la più grande della nostra Congregazione.

 

Centenario della morte del Padre BRISSON
Febbraio 2008 a Troyes

            Celebrare il centenario della morte del Padre Fondatore non è un'occasione banale; è un momento d'importanza speciale e significativa.
            Parecchie cose sono già programmate. Il 2 febbraio 2008 - giorno centenario della morte del Fondatore - è prevista una celebrazione a Plancy, e un incontro tra le Oblate e gli Oblati. Il Vescovo diocesano, Monsignor Marc Stenger, il clero diocesano, i religiosi e le religiose della diocesi sono egualmente invitati. Esiste in Francia  la tradizione che  religiose e  religiosi si riuniscano il 2 febbraio per celebrare insieme la festa liturgica.
Domenica  3 febbraio avrà luogo una celebrazione nella cattedrale di Troyes. E' prevista pure una messa di ringraziamento nel monastero della Visitazione.
            Il Consiglio Generale ha deciso di anticipare l'incontro dell'estate 2008 dei Superiori Maggiori e di farlo in questa occasione perchè possano  partecipare alle celebrazioni ufficiali. E' dunque stabilito che i Superiori Provinciali e Regionali si riuniranno  il 4, 5 e 6 febbraio a Troyes.  Durante questi incontri il soggetto principale sara il Padre Brisson e il Direttorio Spirituale. I membri della Commissione Internazionale degli Studi Salesiani saranno presenti assieme a noi. Evidentemente tutti gli Oblati che potranno participare alle celebrazioni di commemorazione del nostro Fondatore sono ugualmente invitati. Chiedo che gli interessati si rivolgano a Padre Michel Tournade che risiede a Troyes. Il suo indirizzo elettronico è il seguente:
                                                           mitournade@vahoo.fr.

 

Pellegrinaggio salesiano per i giovani

            Il Capitolo Generale dell'anno scorso ha discusso sulla questione dell'educazione salesiana. E' stata affidata al Superiore Generale e al suo Consiglio, la carica di nominare una commissione per presentare delle riflessioni e delle proposte concrete che sviluppino il concetto di educazione salesiana. Un primo passo in questa direzione sta per realizzarsi.
            I nostri confratelli, Padre Bill McCandless, direttore della scuola "Salesianum" a Wilmington e Padre Bruno Lecoin, direttore della Scuola-Collegio-Liceo "Saint Michel" ad Annecy, organizzano un pellegrinaggio salesiano per giovani. Questo pellegrinaggio accoglierà studenti delle nostre differenti scuole, o anche di scuole dove  i nostri confratelli s'impegnano nell'apostolato dell'educazione salesiana. Gli Oblati che hanno come ministero l'educazione salesiana possono partecipare ugualmente a questo evento. Anzi sono pure invitati  tutti i confratelli che sono interessati a partecipare a questo pellegrinaggio. Vi chiedo di prendere contatto con Padre Bill McCandless che ha questo indirizzo eletronico:
                                                wmccandl@salesianum.org.
            Questo pellegrinaggio si svolgerà ad Annecy, dal 15 al 20 giugno. La scuola Saint-Michel e la Provincia Francese sono incaricate dell'ospitalità dei pellegrini. Il programma è in corso di elaborazione e differenti compiti sono assegnati alle diverse scuole che parteciperanno al pellegrinaggio. Ogni giorno i giovani avranno un esercizio spirituale, un'attività sull'educazione e un'attività sociale.
            E' un compito arduo, é una reale sfida realizzare il ministero di divulgazione del nostro spirito salesiano tra i giovani studenti,nelle scuole dove noi lavoriamo. Nello stesso tempo le scuole costituiscono uno spazio privilegiato a questo scopo. Vi è una necessità di condividere cio' che noi viviamo in questo senso e cercare insieme nuovi lumi e nuove esperienze per realizzare questo ministero in maniera efficace.
            Preghiamo affinché questo pellegrinaggio dei giovani delle nostre scuole, nei luoghi stessi delle nostre origini, porti loro un vero entusiamo per essere discepoli e apostoli della spiritualità salesiana.

 

Per un sistema comune di contabilità

            Nelle nostre Costituzioni (n°291) è previsto che, annualmente, ogni Economo Provinciale mandi all'Economo Generale una relazione finanziaria.
            Con il Padre Robert Mancini, Economo Generale, il Consiglio Generale ha constatato che non abbiamo un sistema comune di contabilità nella Congregazione. Il Padre Mancini ce ne ha informati nell'ultimo incontro dei Superiori Maggiori. Attualmente è ben difficile, per esempio, avere una lettura comune di certi elementi di entrate e di uscite, semplicemente perché ci manca un sistema comune che ci aiuti a comprendere tutto nello stesso modo. D'altra parte ogni Provincia e Regione ha un sistema di contabilità secondo le esigenze legali dei loro paesi rispettivi. Padre Mancini pero' desidera mettersi in contatto con gli Economi Provinciali e Regionali per impegnarsi insieme a trovare un sistema comune di contabilità nella Congregazione.
            So che egli potrà contare sulla comprensione e sulla collaborazione degli Economi Provinciali e Regionali. Sono riconoscente al Padre Mancini e a tutti coloro che collaboreranno con lui.

Agenda

            Durante i mesi d'ottobre e novembre, accompagnato dal mio Assistente,il Padre Konrad  Esser, saro' negli Stati Uniti. Le prime settimane continueremo la visita canonica della Provincia di Toledo-Detroit. Poi faremo la visita canonica della Provincia di Wilmington-Filadelfia che sta vivendo, come già detto, un momento speciale di scelta dei "leaders" della Provincia.
In dicembre visitero', durante due settimane, i confratelli del Sud-Africa e di Namibia. Partecipero' alle celebrazioni giubilari della nostra presenza in Africa e della morte di Monsignor Simon.
            L'anno prossimo, durante il primo trimestre, faro' la visita canonica delle Province di Germania e di Olanda. Queste due Province sceglieranno i loro nuovi governi per gli anni prossimi.

            So che posso contare sulle vostre preziose preghiere durante tutte queste visite e ve ne sono immensamente riconoscente.

 

P. Aldino Kiesel, osfs
Superiore Generale