Lettera del Padre Generale – 2 - Marzo-Aprile 2007

Centenario della morte di P. Brisson

L’anno 2008 segnerà per noi, Oblate e Oblati di San Francesco di Sales, il centenario della morte del nostro fondatore. Questo evento ci invita ad approfondire la vita di P. Brisson. Ci sono molti modi per rivolgere la nostra attenzione al fondatore. Possiamo cercare di comprendere le manifestazioni della volontà di Dio nella sua vita, come lui le ha accolte e come ha cercato di seguirle nella sua vita. Possiamo altresì mettere in risalto la vita e le opere del fondatore cercando di comprendere meglio il nostro carisma di Oblati e la nostra missione nella Chiesa e nel mondo di oggi. In ogni caso, l’occasione è propizia per dirigere lo sguardo verso colui, che fu un grande strumento nelle mani di Dio per iniziare la nostra esistenza come Congregazione religiosa. Vorrei invitare tutte le Province/Regioni ad inserire, nella programmazione del prossimo anno, l’approfondimento della vita del P. Brisson. L’accento, ovviamente, potrà essere messo secondo le necessità della Provincia/Regione. In ogni caso si tratta di un momento speciale. Non lasciamo passare questa opportunità per rinnovarci nella nostra vocazione e nella nostra missione come suoi figli.

“I miei occhi hanno visto”

Io non sono uno specialista in P. Brisson. E non ho avuto molto tempo per preparare una riflessione da condividere con voi. L’anno scorso, nel mese di Maggio, P. Sebastian Leitner mi ha invitato a orientare il ritiro per i confratelli della missione in Asia per Maggio di quest’anno.  Mi ha chiesto di affrontare un tema riguardante P. Brisson. Anche se la mia funzione nella Congregazione è cambiata in Agosto, ho deciso di mantenere il proposito di preparare e orientare il ritiro.
Ultimamente ho riletto l’opera del P. Dufour (4° Superiore Generale, dal 1937 al 1949) sulla vita e le opere del nostro fondatore. È su questa opera che baso le riflessioni seguenti.
Celebrando il suo giubileo di diamante come sacerdote, nel 1900, P. Brisson ha distribuito una stampa come ricordo dell’evento. In questa si trovava una piccola preghiera: “Vi ringrazio, mio Dio, per avermi chiamato a conoscervi, ad amarvi e servirvi”, e più avanti il testo del vecchio Simeone: “Ora, Signore, secondo la tua promessa, puoi lasciare il tuo servo partire in pace. Perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparato davanti a tutti i popoli”. Le parole “hanno visto”erano in neretto. “faccio questione – diceva P. Brisson – di affermare  così l’apparizione con la quale il Nostro Signore mi gratificò. È l’evento dominante della mia vita… fu questa apparizione che mi indico ciò che dovevo fare”.
Per tutti noi, Oblati, la storia dell’apparizione di Nostro Signore al nostro fondatore è molto conosciuta. Questa è stata scritta e riscritta in diverse riflessioni. Sappiamo che questa esperienza del 24 Febbraio 1845 fu la motivazione che lo spinse a piegarsi davanti alla volontà di Dio, manifestata già precedentemente in diversi momenti e in diversi modi. Il fatto che proprio P. Brisson, cinquantacinque anni dopo, riconosce questo come “l’evento dominante della mia vita” non lascia dubbi sul carattere decisivo di quella esperienza.
Anni fa, partecipando ad un incontro sulla direzione spirituale nella Conferenza dei Religiosi nel sud del Brasile, un Fratello religioso, condivise con noi la sua vita di preghiera. Lui ci disse che ogni sera, dopo aver pregato “perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”, si fermava per fare il suo esame di coscienza sul giorno che era passato. Lui si domandava dove e quando “aveva visto” la salvezza di Dio nel giorno che stava finendo.
A 28 anni, nel monastero della Visitazione il giovane P. Brisson non solo ha visto con gli occhi il Salvatore. In quella esperienza il suo cuore e la sua mente hanno visto Dio che rivelava la sua santa volontà. La storia della sua vita ci rivela che nel suo intimo egli si educò ad una dinamica che lo ha portato a stare continuamente attento alla presenza del Salvatore nella sua vita e negli eventi che lo circondavano. La sua vita interiore di unione con Dio lo ha portato a leggere e vedere costantemente la presenza di Dio. Un esempio di questo balza agli occhi quando lui riflette sopra una delle sue interessati opere, nata dal suo interesse  per la fisica, l’orologio che egli costruì. Riferendosi a questo disse alle Oblate “mi piace lavorare con l’orologio, questo mi riposa perché lì incontro Dio. Occupandomi di lui dico al Salvatore che tutti i minuti della mia vita sono Suoi, che faccio per Lui tanti atti di amore quanti sono i movimento del pendolo”. E incrementa: “chiedo a Dio che l’orologio mi dia il sentimento della presenza di Dio, il dono della preghiera, la felicità e la fedeltà ai disegni di Dio”.
Vediamo in questo che il nostro fondatore si rivela come un autentico figlio di San Francesco di sales. Sappiamo che la vita di unione ininterrotta con Dio è centrale nella nostra spiritualità. Sempre è positivo ritornare a questo, verificarci in modo reale e concreto su questa pratica , punto essenziale della nostra vita come Oblati.
La lettura delle riflessioni che hanno accompagnato il nostro fondatore nella costruzione del famoso orologio ci spinge a riflettere sulla meravigliosa opera che oggi nasce dalle mani dell’uomo. Penso, per esempio, alla meraviglia che sono il computer ed internet. Nella pratica, quante ore al giorno o a settimana molti di noi usano questi straordinari prodotti della tecnologia? Sarà che siamo ancora capaci di meravigliarci davanti a queste opere? Sarà che come dice P. Brisson, siamo capaci di dire: “quanto più un lavoro è perfetto tanto più si avvicina a quello che Dio fa”? Sarà che il contatto con queste meraviglie della tecnologia ci rimanda a Dio come per P. Brisson: “ascoltando l’orologio, dobbiamo pensare a Dio che è tanto grande, tanto potente e tanto immenso”?
Questa dinamica di vita interiore di unione con Dio ha portato il nostro fondatore ad essere una personalità forte, che attrae i cuori grazie alla cordialità spontanea della sua accoglienza. Chi si incontrava con lui aveva l’impressione di essere di fronte ad un uomo di Dio, che costantemente alimenta il suo agire nella profondità della sua vita interiore. La sua esteriorità  amabile e nascondeva una volontà energica, necessaria per un uomo che aveva sulle spalle grandi responsabilità e che si trovava di fronte alla sfida di prendere iniziative che richiedevano audacia e determinazione.
Che la celebrazione del centenario della sua morte ci porti a identificarci sempre di più con il suo modo di vivere la consacrazione a Dio, nel servizio, in special modo, dei più poveri.

Nuova Postulatrice e situazione della Causa del P. Brisson

Nell’ultima lettera ho espresso la necessità di nominare qualcuno come postulatore della Causa del nostro Fondatore P. Brisson, dovuta all’età avanzata e alla malattia del P. Emilio Testa. Come voi sapete, P. testa è partito per la Casa del Padre il giorno 8 novembre dello scorso anno. A nome di tutta la nostra Congregazione esprimo il mio più sincero ringraziamento alla Provincia Italiana per aver donato questo confratello che, per molti anni, ha portato avanti la Causa del nostro Fondatore  presso la Congregazione per la Causa dei Santi. P. Testa è stato anche il postulatore della ora Santa Leonie Aviat. La sua canonizzazione nel 2001 fu il coronamento di anni di dedizione del P. Testa. Che il nostro Dio gli conceda la gioia della vita eterna.
Chi ha introdotto la causa del fondatore presso la Congregazione per la Causa dei Santi sono state le Suore Oblate di San Francesco di Sales. Pertanto, è compito ora della Superiora Generale, Madre Françoise Bernadette Beuzelin, di presentare chi sostituirà il P. Emilio Testa nella funzione di postulatore. Lei ha presentato Suor Madeleine-Thérèse, Oblata di San Francesco di Sales, come nuova postulatrice. Suor Madeleine-Thérèse è stata accettata ufficialmente in questa funzione alcuni giorni fa dalla Congregazione per la Causa dei Santi. Ricordiamo lei e il suo servizio nelle nostre preghiere.
Il nostro confratello P. Thomas Daily accompagnerà da vicino il lavoro della Postulatrice, la aiuterà per tutto ciò che sarà necessario,  e ci terrà informati sul processo del nostro fondatore.
Sulla attuale situazione della causa del P. Brisson – molti di voi si ricordano che nel 2005 è stata fatta una riunione dei teologi della Congregazione per la Causa dei Santi, durante la quale sette votarono a favore e due diedero un voto “sospensivo” alla causa. I dubbi e le domande che sono sorte ai teologi  sono state chiarite dal P. Testa  e dal P. Beaudoin (relatore). Abbiamo la speranza e l’aspettativa che tra breve tempo ci sarà un incontro dei membri (vescovi e cardinali) della Congregazione e che, in questo incontro, venga presa un decisione per far procedere la causa del nostro Fondatore. Se tutto andrà per il meglio, il prossimo passo sarà fatto dal Prefetto della Congregazione che presenterà la causa al santo Padre, il quale, potrebbe emettere il Decreto di Eroicità delle Virtù. P. Brisson passerebbe così ad essere considerato “Venerabile”. Il passo successivo sarà provvedere alla documentazione necessaria per comprovare un miracolo attribuito all’intercessione di P. Luigi Brisson.
Di fronte a questa situazione attuale della causa del nostro Fondatore, e considerando l’avvicinarsi del centenario della sua morte, rinnovo l’invito a pregare insistentemente la

PREGHIERA PER LA BEATIFICAZIONE DI PADRE LUIS BRISSON, OSFS

Signore, degnati di visitare e proteggere la famiglia
delle Oblate e degli Oblati di San Francesco di Sales,
questa vigna piantata dalla tua mano paterna,
per opera del tuo servo P. Luigi brisson.
Fa che questa famiglia cresca nel tuo amor per la gloria del tuo nome
E che venga riconosciuto, per la gioia della Chiesa,
lo zelo instancabile del suo Fondatore, per il Vangelo,
ed il suo eroico coraggio nelle avversità.
Amen

Incontro dei Superiori Maggiori e dei Formatori

In questi giorni penso che tutti i Superiori Maggiori hanno già ricevuto la lettera del P. Sebastian Leitner sull’incontro di tutti i Superiori Maggiori e Formatori. Io gli ho chiesto di entrare in contatto con il P. Thomas Dailey, del DeSales University, negli Stati Uniti, per determinare i dettagli dell’incontro. Nella sua lettera P. Sebastian presenta diverse informazioni sull’incontro, e anche ciò che viene chiesto per la preparazione di tale incontro. Stiamo chiedendo tre relazioni da inviare entro il 1 Maggio 2007 al P. Sebastian. Una relazione dei Superiore Provinciali/Regionali, un’ altra dei formatori e la terza dei formanti.
Invitando i formatori a partecipare a questo incontro, abbiamo voluto rispondere ad una delle direttive decise nell’ultimo Consiglio Generale. È stato sollecitato che il consiglio Generale programmi un incontro tra tutti coloro che sono coinvolti nel ministero della formazione di Oblati. “in questa riunione condivideranno gli elementi del proprio programma di formazione e compileranno e formuleranno direttive comuni per la formazione nella Spiritualità Oblata e decideranno su future riunioni”. Con questo incontro alla fine di Luglio e inizio di Agosto vogliamo dare il primo passo nell’esecuzione delle sollecitazioni del Capitolo Generale .
Il Consiglio Generale mi ha sostenuto nell’iniziativa di invitare P. Lewis Fiorelli, mio predecessore, per la coordinazione di questo processo che stiamo iniziando con i formatori nella Congregazione. Il processo ha lo scopo di formulare delle direttive comuni per la formazione nella nostra spiritualità. Lo spirito di leadership e le capacità nell’ambito della spiritualità salesiano del P. Fiorelli sono ben conosciute in tutta la Congregazione.  Per questo so che questo lavoro è in buone mani! Ringrazio di cuore P. Fiorelli per aver accettato questo incarico di servire la Congregazione in un ambito, che è per noi, di massima priorità, la formazione di futuri Oblati.
L’incontro sarà formato da due parti. Dal 25 al 28 Luglio avremo l’incontro con i Superiori Maggiori e Formatori, dal 29 Luglio al 2 Agosto avrà luogo la Conferenza sulla Vita Religiosa come Oblati, focalizzata all’educazione e alla formazione.
Invitiamo ogni Superiore Maggiore a portare con se fino a due Formatori.

Generalato

Negli ultimi dodici anni P. Francis J. Blood, della Provincia di Wilmington-Philadelfia, ha vissuto nella Casa Generalizia, in Roma. Con uno spirito di responsabilità egli ha curato la Casa per tutti questi anni, specialmente per tutto ciò che riguardava l’ospitalità – oblati, familiari e altri – che li sono stati accolti.
Con l’arrivo del Diacono Marcos Siefermann per risiedere nella Casa Generalizia P. Blood è tornato negli ultimi giorni nella sua Provincia.
È più che giusto, a nome di tutti noi, esprimere gratitudine al P. Blood per tutti questi anni di servizio alla Congregazione. Dio sa tutto il servizio che lui ha prestato per tante persone in tutti questi anni. Che il nostro buon Dio lo accompagni e lo benedica.
Al Diacono Marcos ringrazio per la prontezza e disponibilità nell’accettare il servizio nella Casa Generalizia. Alla Provincia Sud Americana la nostra gratitudine per questo gesto di comprensione e di bontà nel liberare un altro confratello per il servizio alla Congregazione fuori della Provincia.

Fondo Chablais delle Missioni: nuove tappa

L’ultimo Capitolo generale ha approvato una nuova struttura per il funzionamento del Fondo Chablais delle Missioni. Sono state create due commissioni: 1) la commissione per trovare ricorsi economici e amministrare il Fondo, e 2) quella incaricata per la distribuzione dei ricorsi del Fondo. I membri delle due commissioni sono i seguenti confratelli: della prima commissione: P. Joseph Morrissey (presidente), P. Josef Koltringer, P. Konrad Esser e P. Robert Mancini. I membri della seconda commissione sono: P. Josef Koltringer (presidente), P. Josef Lienhard, P. Joseph Ovis e P. James Cryan.
Entrambe le commissioni stanno definendo direttive e criteri che serviranno come orientamenti e come parametri per un buon esito del lavoro.
Recentemente è stata approvata una entità propria (persona giuridica) per dare il supporto legale al funzionamento del Fondo Chablais delle Missioni. Il Consiglio Generale ha approvato lo stabilirsi di questa persona giuridica, con diversi articoli che mirano a garantire la stabilità e la credibilità del Fondo. Legalmente è una entità con fini caritativi e educativi e non lucrativi.
Io so che i confratelli su citati, come membri di entrambe le commissioni si stanno impegnando nel mettere a disposizione le loro abilità al servizio della Congregazione. Oltre a questo anche il P. James O’Neill sta aiutando in questo Fondo, facendo il lavoro giornaliero per la buona riuscita e costante funzionamento del Fondo Chablais delle Missioni. Tutti loro meritano i nostri più sinceri ringraziamenti. Il motivo di tutto questo impegno è aiutare in modo concreto, in accordo con le nostre possibilità, le Regioni e i luoghi di missione della Congregazione che necessitano di un supporto economico, sia per i propri confratelli, sia per la formazione o per progetti che favoriscono  i più poveri. Che Dio benedica tutto il vostro impegno!
Io so che diverse Province/Regioni, come anche comunità di Oblati e Oblati individualmente stanno contribuendo al Fondo Chablais, nelle loro possibilità. Ringranzio per questi gesti di generosità. È importante continuare in questo cammino comune, poichè stiamo aiutando confratelli che di fatto necessitano della nostra solidarietà, sia internamente, sia in progetti che beneficiano i più poveri.

Centenario, Nuova Provincia, Nuovo Governo

All’inizio di Febbraio 2007, nella ora Provincia Sud-Americana, sono avvenute celebrazioni e avvenimenti marcanti. Il giorno 3 Febbraio  è avvenuta in Palmeira das Missões la celebrazione di cambiamento di statuto da “Regione” a “Provincia”. Questo evento è stato caratterizzato dalla partecipazione di diversi rappresentanti di tutta la Congregazione da ogni parte del mondo. Era più che giusto che le Province che, durante i cento anni della nostra presenza in Brasile hanno inviato confratelli missionari, fossero ricordate e che partecipassero a questo evento. Per risaltare questo evento abbiamo organizzato un viaggio in autobus di sei giorni per visitare i luoghi dove siamo stati e siamo tutt’ora presenti in quella regione. Quei giorni sono stati contrassegnati da un clima di preghiera e di azione di grazia. Non è mancato l’affetto l’ospitalità del popolo nei luoghi dove siamo passati. Abbiamo partecipato a celebrazioni caratterizzate dalla creatività, dall’allegria e dall’entusiasmo, con la presenza di molti simboli. Tutti noi ci siamo sentiti rinnovati al termine di quella settimana, che è terminata con la celebrazione dell’ordinazione diagonale di due confratelli della nuova Provincia.
Un altro momento forte è stato l’elezione del governo della nuova Provincia. P. Miguel Moore è stato eletto come Superiore Provinciale, e avrà la missione di coordinare e orientare i membri della nuova Provincia nei prossimi anni. Vorrei ricordare al P. Miguel e a tutti coloro che hanno funzioni di leadership nella Congregazione, quello che dice le nostre Costituzioni nell’articolo 232: “tra i principali mezzi per ben governare abbiamo l’amore e il rispetto per i confratelli, un profondo spirito di fede e di umiltà, il senso della responsabilità personale, una visione d’insieme e di apertura alle necessità attuali, uno spirito di decisione, moltissima pazienza e la facilità per entrare in relazione con gli altri”. Che Dio sia la sua luce e la sua forza, P. Miguel! Che lo spirito salesiano e la grazia divina guidi ogni membro del Consiglio Provinciale, scelto per servire i confratelli della nuova provincia.
Un altro momento saliente nella nuova Provincia è stato la Prima Professione di 10 novizi il 23 di Febbraio: sei Haitiani, due Ecuadoriani, un Colombiano e un Brasiliano. In quell’occasione ho ricordato che eravamo ai Vespri dell’anniversario della apparizione di Nostro Signore a P. Brisson, il 24 Febbraio 1845. Noi sappiamo che cosa è significato questo evento nella vita del nostro fondatore. Fu la prova di cui aveva bisogno per convincersi della volontà di Dio, manifestata continuamente per bocca della Buona Madre. Quell’evento ha dissipato ogni dubbio, ed ha mostrato una espressione chiara della volontà divina in relazione alla sua vita e alla fondazione della nuova Congregazione. Io dicevo, durante la celebrazione di quel 23 di febbraio, che c’era, nella decisione di quei dieci giovani di entrare nella nostra Congregazione, un segno della conferma divina della nostra presenza e missione come Oblati nel mondo di oggi. Dio ci vuole così, vivi e attuanti! La vivenza del nostro carisma continua avendo come luogo la Chiesa nel mondo di oggi.

Provincia Francese

Nel mese di novembre P. Sebastian mi ha accompagnato durante la visita canonica nella Provincia Francese. Abbiamo iniziato visitando la comunità missionaria in Parakou, nel Benin. È stato gratificante vedere la testimonianza dei nostri confratelli nell’impegno con i più poveri, e quanto sono amati dal popolo in mezzo al quale esercitano la loro missione. Nella lettera che ho scritto ai confratelli della Provincia, alla fine della visita canonica, ho messo in risalto il fatto che la missione nel Benin si trova in un tempo di transizione. Il fatto di avere ora quattro giovani Oblati sacerdoti nativi del Benin rappresenta l’inizio di una nuova tappa della nostra presenza in quella terra veramente di missione. Sono i primi frutti dei semi gettati con tanto amore dai confratelli della Francia che hanno aperto il cammino nel Benin. Nuovi orizzonti si aprono. Io ho suggerito che, per quanto riguarda la nostra presenza nel Benin, sia elaborato un documento che servirà come guida per orientare i nuovi passi nel futuro di quella regione.
In Francia fu arricchente vedere l’impegno dei confratelli nel servizio giornaliero, sia direttamente nell’educazione o in altre forme di apostolato. Il fatto di avere diversi confratelli di età avanzata ci spinge ad avere gesti di solidarietà e di aiuto fraterno. La mancanza di nuove vocazioni è certamente una delle maggiori difficoltà. Ho suggerito alla Provincia di avere un programma di formazione salesiana permanente per gli Oblati. Coltivare giornalmente il dono della vocazione ricevuto gratuitamente è uno dei nostri doveri davanti a Dio. È buono che io confratelli di una Provincia o Regione si aiutino mutuamente in questa crescita.
Nella festa di San Francesco di Sales P. Michel Tournade ha iniziato il suo terzo mandato come Superiore Provinciale. Desidero per te, P. Michel, che, nella terra delle nostre origini, lo spirito salesiano sia sempre il centro della tua vita e del tuo agire, nel servizio ai confratelli della Provincia. Dio ti benedica, benedica i membri del Consiglio Provinciale e ogni confratello della Provincia.

Comunità degli Oblati in Svizzera

Alcune settimane fa, ho ricevuto una notizia che ha rallegrato il mio cuore.
P. Franz Aregger  mi ha comunicato che i confratelli della comunità Oblata della Svizzera sono d’accordo nell’iniziare un dialogo con il Provinciale e il Consiglio della Provincia dell’ Austria/Germania del sud, pensando ad una possibile incorporazione in questa Provincia. È chiaro che c’è un lungo cammino da percorrere, ma l’atteggiamento di apertura ad iniziare un dialogo è altamente lodevole. Si sta iniziando un dialogo per chiarire le conseguenza per entrambe le parti, nel caso in cui si approvi l’incorporazione. Voglio esprimere la mia gratitudine ai confratelli della Svizzera. Invito tutti a pregare, chiedendo che la luce divina guidi questo processo che sta iniziando.
Approfitto per ricordare che la nostra casa in Düdigen dona la possibilità di andare a studiare a  Friburgo, a pochi chilometri di distanza. Lì si trova un grande centro universitario, con la possibilità di studiare in tre differenti lingue: tedesco, francese e inglese. Pertanto, le Province/Regioni che, nella loro programmazione includono la possibilità di inviare confratelli per qualche specializzazione, per servire la Congregazione e la Chiesa, ricordo che noi abbiamo questa possibilità così unica e privilegiata a nostra disposizione.

Parrocchia Saint Charles – Monaco

Come tutti voi sapete, la nostra missione nella Parrocchia Saint-Cherles a Monaco è sotto il Generalato, ma la presenza dei confratelli dipende dalla Generosità delle Province e Regioni. Negli ultimi anni abbiamo avuto la presenza dinamica di due confratelli abbastanza giovani: P. Valdir Formentini e P. Carlos Adams.
Il nuovo governo della Provincia Sud Americana ha chiesto che P. Valdir tornasse in Provincia e ha liberato P. Guilherme M. van Rooden per servire in quella Parrocchia. P. Gulherme ha lasciato la sua terra natale, l’Olanda, più di quaranta anni fa, attuando in Brasile, tanto nella formazione quanto nella pastorale parrocchiale. Ora sta affrontando la sfida di una nuova missione. Di tutto cuore ringrazio la generosità della Provincia Sud Americana che continua a servire questa Parrocchia. Che la luce e la forza divina non manchino a P. Gulherme nella sua missione in monaco.

La nostra missione in Asia

Tutti noi abbiamo coscienza di quello che significa per tutta la Congregazione la nostra presenza e missione in Asia. Oltre ha rappresentare una grande speranza vocazionale per noi oggi, segna anche la nostra presenza come Oblati nell’evangelizzazione di questo continente. È estremamente gratificante il fatto di avere già dieci Oblati indiani ordinati presbiteri. Questo ci invita ad affrontare con coraggio e fermezza le sfide che si presentano e a confidare sempre di nuovo in Lui, fonte di tutta la luce e la forza.
Un evento recente è stata l’ordinazione diagonale di Chandra Sekhar Pinapati a Samarpanaram, il 31 di Marzo.
Il consiglio Generale ha approvato recentemente la richiesta di acquistare un terreno a Eluru/Andhra Pradesh con lo scopo di costruire la casa del noviziato. Questo acquisto è possibile grazie ad un generoso aiuto dei confratelli della Svizzera, verso i quali siamo immensamente grati. Per la costruzione della casa del noviziato si pensa siano previsti due anni, dato che il prossimo gruppo di novizi è previsto per iniziare il noviziato nel 2009. Questo è dovuto ad un cambiamento nel programma di formazione. La nuova localizzazione del noviziato darà la possibilità di espansione della nostra presenza in una nuova regione dell’India.
Nel prossimo mese di Maggio visiterò la nostra missione nelle Filippine e in India. Cogliendo questo opportunità pregherò il ritiro ai confratelli nella missione in Asia.

Agenda

Come ho già detto in questo mese di Maggio visiterò la missione in Asia. Inizierò visitando le Filippine. Poi andrò in India per incontrarmi con i confratelli e i formanti di là.
 Nel mese di Giugno, insieme con l’Assistente Generale P. Konrad Esser, parteciperò all’assemblea degli Oblati nelle due Province negli Stati Uniti, e inizieremo la visita canonica nella Provincia di Toledo- Detroit. Dopo, come già annunciato, avremo l’incontro dei Superiori Maggiori e la Conferenza con i Formatori. Più tardi, in Ottobre Novembre, torneremo negli Stati Uniti per concludere la visita canonica nella Provincia di Toledo Detroit, e per realizzare la visita canonica nella Provincia di Wilmington Philadelfia.
Ringrazio tutti per le preghiere durante le nostre visite.

Partecipiamo della Resurrezione di nostro Signore !

Sto finendo di scrivere questa lettera all’inizio della Settimana Santa,  in cui si celebrano gli avvenimenti centrali della nostra fede: istituzione dell’Eucaristia, la passione e morte di Gesù Cristo, e la sua trionfale vittoria sulla morte e su tutte le forze del male.
Nel messaggio di Pasqua agli Oblati, del 26 Marzo 1890, P. Brisson chiede che non celebriamo appena la resurrezione di Cristo, ma che ognuno “partecipi” alla resurrezione di Nostro Signore. Questo significa che dentro di noi, deve avvenire il passaggio dalla morte alla vita. La vita nuova è la conseguenza di una partecipazione fruttuosa alla celebrazione della Pasqua. Lui aggiunge: “che ognuno abbandoni il tumulo, la vita materiale, i problemi” e tutto quello che “impedisce di dirigersi liberamente a Dio”.
Auguro ad ognuno di voi; che questi giorni tanto speciali per noi, chiamati ad essere a immagine del Salvatore andando sulla faccia della terra, di rinnovare l’allegria della nostra elezione come Oblati, e di essere rinforzati per essere testimoni vivi del Risorto.
Felice e benedetta Pasqua.

P. Aldino Kiesel, osfs
Superiore Generale